Le Storie, il tradizionale ciclo di incontri con l’autore proposto da Croxarie allo Spazio civico Albano Tomaselli, torna a partire da giovedì con una rassegna di rilievo, curata come di consueto da Massimo Libardi e realizzata grazie alla collaborazione dell’Ecomuseo della Valsugana, del Comune di Castel Ivano, della sede dell’Università della terza età e con il patrocinio dell’Istituto Degasperi e del Centro EDA di Borgo Valsugana.
Sei incontri, a ingresso libero, per scoprire le novità editoriali di interesse locale ma non solo. L’apertura di giovedì è riservata a “Levico. Una storia di latte e di formaggio”, l’ultimo lavoro di Franco Frisanco che intende salvaguardare la memoria dei caseifici sociali e dell’attività delle malghe: una ricerca storica ma con uno sguardo sull’oggi che innesta la realtà locale nel contesto valsuganotto e trentino.
Mercoledì 19 sarà lo stesso Massimo Libardi a presentare il suo “L’oscurarsi del mondo”. La Grande Guerra non produce solo il ripensamento della condizione umana ma delinea anche il paesaggio della modernità. I teatri di guerra sono «immensi campi di rovine». Percorrendoli si ha l’impressione di vagare «oltre i limiti del mondo conosciuto».
I rimedi tradizionali e le piante curative del Lagorai sono invece il tema di “Rasa, sonda e bonmaistro”, la ricerca sul campo di Linda Martinello in programma venerdì 28: il frutto di un anno di lavoro alla riscoperta di antiche pratiche di cura e piccoli segreti tramandati nell’intimità e nel tepore della cucina di casa.
Roberto Pacheri ha raccolto nel suo “Taccuino d’arte” alcuni dei suoi articoli apparsi tra il 2019 e il 2024, accompagnerà il pubblico giovedì 6 marzo alla scoperta di artisti dimenticati e di opere d’arte inedite del Trentino – Alto Adige, custodite in palazzi pubblici e dimore private, chiese e canoniche, collezioni museali e atelier di artisti, o passate sul mercato antiquario internazionale, rivelando un patrimonio artistico suggestivo e inaspettato.
Si arriva così al fulcro della rassegna, dedicata al cinquecentesimo anniversario della Guerra rustica del 1525. Giovedì 13 la presentazione de “La rivolta di Castel Ivano”, una nuova produzione editoriale di Croxarie, Ecomuseo e Comune che riprende, ampliandolo con nuove tavole e un saggio di Massimo Libardi, l’omonimo albo a fumetti di Pierluigi Negriolli, uscito nel 1980. La nuova edizione, che sarà anche una mostra all’aperto in piazza del Municipio, racconta l’uccisione del capitano del castello di Ivano per mano dei contadini insorti di Strigno e del circondario: un evento che si inserisce pienamente nella ribellione che dalla Germania mirava a colpire i ceti privilegiati della nobiltà e del clero.
Un discorso che prosegue anche nell’ultimo appuntamento, giovedì 20 marzo, con Francesco Filippi e il suo recente “Cinquecento anni di rabbia. Rivolte e mezzi di comunicazione da Gutenberg a Capitol Hill”. Lo storico levicense racconta, proprio a partire dalla Guerra dei contadini, il peso della comunicazione, in questo caso l’invenzione della stampa a caratteri mobili, come scintilla rivoluzionaria capace di coagulare le masse attorno a istanze comuni. Da allora il mondo non è più stato come prima e ha assistito, nel gennaio 2021, agli eventi causati da una folla inferocita che assalta il Congresso degli Stati Uniti La rabbia popolare di quel giorno viene incanalata e organizzata dai social media.
Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero.